Lo zafferano dalla Spagna è una delle qualità migliori al mondo, ma la maggior parte di questo prodotto, etichettato ed esportato come tale, è invece originario di altri paesi.
Scienziati della Repubblica Ceca e della Spagna hanno confermato questa falsa etichettatura a seguito dell'analisi di 44 prodotti commerciali. Usando una nuova tecnica basata sulle “impronte digitali” chimiche di ciascuna tipologia di zafferano, gli scienziati hanno dimostrato che oltre il 50% dei campioni era contraffatto.
Lo stigma color cremisi dei fiori dello zafferano (Crocus sativus) costituisce una delle più antiche e costose spezie nel mondo, specialmente quelle varietà che sono riconosciute a livello internazionale per la loro qualità, come appunto lo zafferano spagnolo.
La nuova tecnica permette la caratterizzazione di tre tipologie di zafferano: una certificata D.O.P. da La Mancia o Aragona, un'altra coltivata e confezionata in Spagna senza certificazione D.O.P. E la terza categoria confezionata come “zafferano spagnolo” ma, nonostante il nome, è di origine sconosciuta.
In base a queste categorie gli scienziati della UCT di Praga guidati dal Prof. Jana Hajslova, hanno raccolto 44 tipologie di zafferano disponibili in commercio al fine di testare l'autenticità di quanto riportato sull'etichetta.
I risultati, pubblicati questo mese dalla rivista Food Chemistry, hanno rivelato che più del 50% dei campioni erano contraffatti, tanto che ben 26 campioni etichettati come “zafferano spagnolo” non erano né stati coltivati né confezionati in Spagna.
[28/01/2016]
Fonti: http://phys.org/